martedì 25 settembre 2012

Continua il dibattito sulla discarica dei Monti dell'Ortaccio

Si è aperta ieri 24 settembre 2012 la conferenza dei servizi al Ministero dell'Ambiente per valutare l'apertura della discarica provvisoria di Roma che dovrà sostituire quella di Malagrotta. Come già scritto nel precedente post del 3 settembre 2012, la nuova discarica in realtà può essere considerata un proseguimento di quella precedente in quanto i due siti si trovano a pochissima distanza. Ciò ha spinto il XV Municipio di Roma, che include anche la Valle Galeria, l'area dove si trova sia la discarica di Malagrotta sia quella di Monti dell'Ortaccio, a manifestare tutta la loro contrarietà. A supporto della inopportunità del sito provvisorio scelto dal commissario straordinario Goffredo Sottile gli amministratori locali hanno citato uno studio condotto dall'Università di Roma Tre da cui emerge come nella zona di Malagrotta c'è un tasso di mortalità del 28% maggiore rispetto a quello della media di Roma.

Se anche il sito di Monti dell'Ortaccio dovesse essere giudicato inadeguato, quali allora le alternative a Malagrotta? Il primo passo da seguire dovrebbe essere quello di puntare seriamente alla raccolta porta a porta, accrescendo nettamente il livello della differenziata romana. Altre esperienze nazionali mostrano come in tempi brevi sia possibile raggiungere risultati apprezzabili di differenziata; per fare ciò è fondamentale coinvolgere la popolazione illustrando chiaramente quali sono i rischi che si corrono se il ciclo dei rifiuti non è gestito in modo adeguato.

Nel brevissimo termini una strada potrebbe anche essere quella di seguire l'esempio napoletano e di inviare l'immondizia romana fuori dai confini laziali, se non anche all'estero. I costi in questo caso sarebbero rilevanti, e ciò potrebbe proprio costituire uno stimolo ad attuare una gestione dei rifiuti più oculata.


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