mercoledì 18 luglio 2012

In Campania l'emergenza rifiuti non ha fine

La gestione dei rifiuti in Italia non finisce mai di dover affrontare le emergenze. L’ultima, da un punto di vista cronologico, è quella che ha riguardato circa cinquanta comuni del casertano, tra cui anche Casal di Principe, tristemente noto per le vicende di camorra.

Il problema in questo caso ha del paradossale in quanto i cittadini di questi comuni si distinguono per un grandissimo senso civico, che li spinge a differenziare in grande quantità i rifiuti che producono.
Dall’altro lato, però, la gestione del ciclo dei rifiuti non è al passo con le capacità dei cittadini. Disguidi tecnici e giuridici hanno fatto esaurire i fondi del Consorzio destinato alla raccolta dei rifiuti. Quest’ultimo non ha nemmeno i soldi per poter assicurare i mezzi che devono uscire per raccogliere l’immondizia.

 Ne deriva che i sacchetti, ben differenziati, rimangano accatastati nelle strade e, dopo alcuni giorni sotto il sole, non siano più riciclabili e debbano quindi essere destinati in discarica, con beffa dei cittadini che invece si erano impegnati nella loro differenziazione.

2 commenti:

nora ha detto...

ora venitemi a dire che in "padania" la situazione è migliore.....

Discariche in Italia ha detto...

Non sono un padano, anche perchè non credo nemmeno che esista la Padania, però devo dire che i dati dimostrano che effettivamente il Nord d'Italia fa molto meglio del Centro-Sud nella gestione dei rifiuti (guarda ad esempio questo post http://discariche-in-italia.blogspot.it/2011/10/raccolta-differenziata-comuni-peggiori.html).
Ci sono però anche delle eccezione nel Sud, dove alcuni Comuni hanno raggiunto ottimi risultati, come nel caso di Salerno e Avellino, nella raccolta differenziata. Ciò quindi segnala che il problema non è della popolazione del Sud, bensì nella classe politica del Mezzogiorno che il più delle volte è inadeguata al ruolo che ricopre.