Come tutte gli altri materiali di scarto anche il riciclo del rifiuto organico riviste una fondamentale importanza. Limitare l’apporto in discarica di questi rifiuti, infatti, ha molteplici vantaggi.
Da un lato, si evita di riversare rifiuti che, indifferenziati con altri materiali, determinano la produzione di quello scarto altamente inquinante che è il percolato. Dall’altro lato, il rifiuto organico si può riciclare al 100% e grazie alla produzione del compost costituisce un ottimo concime da poter utilizzare in ambito agricolo.
Nella tabella si può osservare che il comune che fa meglio nel riciclo dei rifiuti organici è Olbia con ben 303 chilogrammi riciclati per abitante, contro i 65 chilogrammi medi in Italia. Il comune sardo distacca di circa 100 kg Reggio Emilia, il secondo miglior comune, e Pordenone. Ottima è anche la perfomance di un altro comune della Sardegna, Sanluri (205 kg). Seguono poi Rovigo (199), Ravenna (189), Forlì (189), Rimini (187), Salerno (181) e Verbania (180).
Primi 10
comuni capoluogo di provincia in termini di raccolta dei rifiuti organici,
del rifiuto verde e del legno
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dati relativi
al 2010 espressi in kg per abitante
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Olbia
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303
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209
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206
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Sanluri
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205
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199
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189
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Forlì
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189
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187
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181
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Verbania
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180
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Fonte:
Istat.
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Da rilevare è poi la notevole performance registrata dal comune di Olbia che nell’arco di appena 5 anni è riuscita è passare da un raccolta di rifiuti organici di 20 kg per abitante a quella di 300 kg, con un incremento di ben 15 volte. Il comune sardo è riuscito in questa impresa anche grazie alle campagne di sensibilizzazione della popolazione, come quella presente sul sito del comune stesso.
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