Più nel dettaglio, dei rifiuti urbani prodotti in condizioni normali
- si può risparmiare un 10% se si adottano procedure di riduzione e prevenzione nello spreco dei materiali, in primo luogo legati agli imballaggi,
- un 60/70%, essendo composto di materiali quali carta, metalli, plastica, vetro, può essere completamente riciclato,
- un 12%, essendo composto da materiali di scarta alimentari, può essere utilizzato per il compostaggio, che poi costituisce un ottimo concime agricolo,
- un 18% può essere facilmente trasformato in materiale da utilizzare nel settore edile, oppure come combustibile nelle centrali o negli inceneritori.
Da questi calcoli emerge chiaramente come la percentuale che deve essere stoccata nelle discariche è veramente minima e può arrivare al massimo a sfiorare il 10% dei rifiuti complessivamente prodotti.
In Italia, invece, i dati del Ministero dell'Ambiente mostrano come confluiscano nelle 211 discariche operative sul territorio circa 15 milioni di tonnellate di rifiuti, pari a quasi la metà del totale.
L'aspetto paradossale che prassi di questo tipo sono estremamente costose per le casse pubbliche e nocive per l'ambiente, ma allo stesso tempo costituiscono delle immense occasioni perse per l'economia interna. Recuperare i materiali darebbe un vantaggio economico notevole, che invece oggigiorno va per lo più perso.
Immagine tratta da bis-consulting.blogspot.it |
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